Lei dunque capirà

"I cantieri dell'immaginario". Teatro Stabile d'Abruzzo / Gruppo della Creta di Claudio Magris regia di Antonio Calenda con Daniela Giovanetti New York, Il Cairo, Vienna, Budapest, Innsbruck… applausi in tutta Italia, repliche a Roma in due stagioni diverse, l’apprezzamento della critica e del pubblico fin dall’esordio nel 2006… “Lei dunque capirà” di Claudio Magris diretto da Antonio Calenda e interpretato da una Daniela Giovanetti assolutamente emozionante, in un nuovo allestimento elegante e potente viene nuovamente riproposto al pubblico. Rispetto al resto dell’opera di Claudio Magris, “Lei dunque capirà” è sorprendente: i topoi della sua scrittura come il tema del disincanto, i richiami alla cultura mitteleuropea (evocata qui da suggestive atmosfere kafkiane) percorrono un testo che si incentra però su una storia intima ed avvincente, sulla verità e l’impossibilità di un amore struggente e totale, raccontato in una dimensione che gioca sul filo fra realtà e metafora, rifacendosi al mito d’Orfeo. Sulla scena il pubblico vedrà la rappresentazione attuale dell’Averno, un posto ove si entra per non uscirne più. Come vorrebbe la sorte di Euridice, la toccante figura monologante cui Daniela Giovanetti si avvicina intrecciando appassionate memorie e malinconica dolcezza a una lancinante, femminile determinazione. La protagonista al suo uomo ha dato e insegnato tutto: a scrivere, a misurarsi con la vita, ad amare e ad essere generoso, coraggioso… Fino all’estremo sacrificio che – lasciandosi travolgere da un meraviglioso mare di nostalgie e ricordi – la donna confida ora al misterioso Presidente che la sta ad ascoltare: è stata lei a chiamare il suo Orfeo, a costringerlo a guardarla, rimandandola nell’Averno… La novità e le ragioni della scelta di Magris rappresentano il punto focale della sua rilettura del mito greco: che in “Lei dunque capirà” appare arricchito di induzioni attuali che ci toccano profondamente. Pur conservando il senso profondo del mito originale i suoi moderni Orfeo ed Euridice sono tratteggiati nella loro umanità. Il Gruppo della Creta è un team di artisti che dal 2015 realizza spettacoli e progetti incentrati sulla nuova drammaturgia, nella speranza di rappresentare le problematiche della realtà contemporanea. Nel 2018 la compagnia debutta al Todi Festival con la messa in scena dello spettacolo Generazione XX e verrà nuovamente invitata al Todi Festival due anni dopo, nel 2020, con lo spettacolo D.N.A. – Dopo La Nuova Alba. Queste opere nascono dall’amicizia e collaborazione artistica tra il regista Alessandro Di Murro e il drammaturgo Anton Giulio Calenda. Nel 2021 il Gruppo ottiene il finanziamento ministeriale come “Impresa di produzione teatrale Under 35”. Grazie a questo riconoscimento la compagnia riesce a risollevarsi in seguito al difficile periodo della pandemia e continuare ad attestare la propria identità artistica. Nello stesso anno presenta La Regola dei Giochi, cinque atti unici di Anton Giulio Calenda, progetto emblematico del costante impegno a sperimentare forme e contenuti nuovi. Sempre nello stesso anno la compagnia sostiene produttivamente altri importanti progetti. Nel 2019 il Gruppo si assume la responsabilità di riqualificare il TeatroBasilica (già Teatro Sala Uno) di Roma. Un gesto coraggioso in risposta alla difficile situazione in cui versa la scena teatrale romana contemporanea. È proprio a partire da questo spazio infatti che la compagnia proseguirà la propria ricerca artistica.

Lei dunque capirà
Città: L'Aquila
Indirizzo: Auditorium del Parco
Data e ora: 02 agosto 2022 - 18:00
Sito web: www.cantieriimmaginario.it