La misteriosa fiamma della Regina Loana
giovedì 4 maggio ore 21.00 - Turno A
venerdì 5 maggio ore 17.30 - Turno B
venerdì 5 maggio ore 21.00 - Turno C 6X
LA MISTERIOSA FIAMMA DELLA REGINA LOANA
di Umberto Eco
regia Giuseppe Dipasquale
musica originale Giorgio Conte
con Ninni Bruschetta , Viola Graziosi, Antonello Angiolillo, Cesare Biondolillo, Giulia Di Quilio, Alberta Cipriani, Chiara Catalano, Gabriella Casali
una produzione TSA, Taormina Arte e Teatro dei 99
L’opera letteraria è pubblicata da Giunti Editore S.p.A. / Bompiani.
Per la prima volta in scena lo spettacolo La misteriosa fiamma della Regina Loana è tratto dal romanzo pubblicato nel 2004 da Umberto Eco per i tipi di Bompiani, l’adattamento è di Giuseppe Dipasquale che ne cura anche la regia.
In scena Ninni Bruschetta (Giambattista Bodoni, detto Yambo), Viola Graziosi (Paola, moglie di Yambo), Antonello Angiolillo (Gianni Laivelli, poi anche Gragnola e Ming), Cesare Biondolillo (Il dottor Gratarolo, poi anche Il Duce e Flash Gordon), Giulia Di Quilio (Sibilla, poi anche Lila e Regina Loana), Alberta Cipriani (Nicoletta, figlia di Yambo, poi anche Josephine Baker), Chiara Catalano (Carla, figlia di Yambo, poi anche Dale Arden), Gabriella Casali (Amalia, governante della casa di Solara, poi anche Mary Poppins). La musica originale è di Giorgio Conte.
“Un sogno di sempre quello di vedere trasformare La misteriosa fiamma della Regina Loana, questo straordinario romanzo di Umberto Eco, in quello che già è nella sua essenza: uno spettacolo - dice Pietrangelo Buttafuoco Presidente del TSA.- Una commedia al meglio dell'arte propria del varietà, una partitura di puro paroliberismo e musica, un canovaccio spiritoso, soave ed elegantemente erudito com'è proprio del genio di Eco. E solo il TSA, nel solco dei suoi grandissimi, da Carmelo Bene a Gigi Proietti, oggi con Giorgio Pasotti, poteva farsi carico di questo progetto. Lo spettatore godrà delle musiche di uno straordinario Giorgio Conte che, da par suo, conterraneo di Eco, ne ha saputo restituire l'atmosfera pop e spiritosa. E godrà di un cast di artisti, versatili nel canto e nell’arte antica del dramma – diretti dal maestro Giuseppe Dipasquale – tutti entusiasti di un così inaspettato titolo di un autore tra i sommi, e tra i più popolari, della letteratura universale contemporanea.”
“La frastagliata rete di percorsi, eruditi ed esperienziali, che permettono al protagonista della vicenda, Giambattista Bodoni detto dagli amici Yambo, di tentare di ritrovare il senso delle cose dopo una memoria perduta a causa di un incidente che lo aveva bloccato in una specie di coma per svariato tempo, sono clusters adatti, a prima vista, ad un lettore non immediato anziché a quello immediato qual è lo spettatore teatrale – scrive il regista Giuseppe Dipasquale – Eppure, proprio il dedalo non risolutivo che contiene la vicenda di Yambo e dei personaggi collegati alla sua vita, offre una chiave per affrontare con la precisa parola di Eco, la sua tolleranza semantica e la sua voglia di giuoco letterario, un tentativo che attraverso una drammaturgia di genere conduca alla messinscena teatrale della vicenda stessa. Yambo è un intellettuale cui l’autore Umberto Eco concede il privilegio letterario di assistere alla propria dissoluzione mnemonica, pertanto alla propria identità e dunque alla cancellazione ex abrupto dell’universo degli affetti che rendono la vita di un uomo riconoscibile per se stesso.