Il guardiano

Rassegna "Teatro d’Autore ed altri linguaggi". Venerdì 3 ore 20.45, sabato 4 ore 19.00, domenica 5 ore 17.30. Florian Metateatro/Compagnia Duccio Camerini (Roma). Il guardiano, di Harold Pinter - traduzione di Alessandra Serra. Con Duccio Camerini, Lorenzo Mastrangeli, Leonardo Zarra. Aiuto regia Cristina Tassone, assistente alla regia Alessia Ferrero, ambienti sonori Samuel Desideri, foto Michela Piccardi, regia di Duccio Camerini. Anteprima Nazionale. Un testo che si può definire un classico contemporaneo: IL GUARDIANO di Harold Pinter (Premio Nobel per la letteratura nel 2005), che nonostante appartenga al primo periodo di Pinter, è del 1960, è stato sempre giudicato come una delle vette del futuro Premio Nobel. Un capolavoro calato nella working people che usa comicità, banalità e minaccia (le armi più affilate del suo autore), e che è tuttora inclassificabile: una commedia sul potere tra personaggi senza potere. Disturbante oggi forse anche più di allora, se vogliamo dirla tutta. Due fratelli e un vecchio. Una stanza di periferia che sembra più un magazzino, accerchiata da immigrati di tutte le razze, in una grande città ormai grottesca. Tutto comincia quando Aston porta in quella "casa" un uomo che ha incontrato mentre litigava in un bar. L'uomo è un vecchio, forse un vagabondo. Presto verrà fuori anche l'altro fratello più giovane, Mick. Il vecchio capisce subito che quel posto per lui è una opportunità; ma per riuscire a restare lì dentro, e forse arrivare a ricoprire il ruolo di "guardiano", come gli è stato promesso, sa che dovrà giocare una partita diversa con ognuno dei due "proprietari". E i due fratelli non si sottraggono, non hanno un lavoro vero e proprio, passano molto tempo dentro quel luogo inclassificabile. Una situazione ridicola e con un fondo di minaccia, che un triangolo di dipendenze tra i personaggi rende sempre più aggravata e più ridicola. E' il vecchio ad essere più scaltro dei due, soprattutto quando cerca di mettere i fratelli l'uno contro l'altro? Oppure il suo tempo con loro aveva una scadenza, che era stata decisa fin dall'inizio? E i due ragazzi sono davvero confusi e inconcludenti come sembrano, giovani e fragili nel loro spaesamento (Aston perfino affetto da una patologia che forse anni prima gli aveva fatto soffrire le scariche di un elettroshock)? Oppure il loro incontro col vecchio è soltanto una trappola, pura e centellinata violenza, non sanguinaria come quella praticata dai protagonisti di "Arancia Meccanica" o di "Funny Games" - ma non per questo meno efficace? Duccio Camerini, che firma la regia oltre ad essere in scena assieme a Lorenzo Mastrangeli e Leonardo Zarra, è regista e attore di teatro, cinema e televisione, di origini abruzzesi: nel centro dell’Aquila c’è ancora Palazzo Camerini, e non solo, la sua famiglia imparentata con i Rapagnetta di Pescara, ovvero suo padre era cugino di D’Annunzio. Da gennaio potremo vederlo su Rai 1, nella serie “La lunga notte”, di Giacomo Campiotti, in cui è protagonista assieme ad Alessio Boni. Ultima fatica di una carriera cominciata nel cinema come assistente di Mario Monicelli, poi in teatro come attore, lavorando con Giancarlo Sepe, Gabriele Lavia, Antonio Calenda, e ha seguito all'Università di Roma le lezioni di drammaturgia di Eduardo De Filippo. Nel 1987 comincia a scrivere testi suoi per il teatro, che interpreta e mette in scena. Come autore collabora con Luigi Magni (A perdere), Ettore Scola (La Visita), Massimo Troisi (Nottataccia, anche regia), Suso Cecchi d’Amico (Bruno aspetta in macchina), scrive e dirige per Marco Giallini (Carta e Penna), Rocco Papaleo (Scoppio d'Amore e Guerra), Arturo Brachetti (Sogno di una notte di mezza estate, anche regia), Maria Paiato (Formazione di una coscienza di largo consumo), Amanda Sandrelli, Lucrezia Lante della Rovere (Privacy, anche regia), Massimo Wertmuller (Primavere su primavere, anche regia , Antonio Catania (Plastica), Giorgio Tirabassi (Cinque), Chiara Noschese (Zot, Mondo secondo, anche regia). È attore di cinema, avendo lavorato tra gli altri con registi come Paolo Sorrentino (The Young Pope, Loro) David Frankel (One Chance) Daniel Percival (Crossing Lines) Marco Risi (Fortapasc, L’Aquila), Woody Allen (The Bop Decameron), Daniele Vicari (Diaz-don’t clean up this blood), Stefano Sollima (Romanzo Criminale), Gianluca Tavarelli (Non mentire), Barry Morrow (All you ever wished for),Jens Sjögren (Zlatan).

Il guardiano
Città: Pescara
Indirizzo: Florian Espace, Via Valle Roveto 39
Data: Dal 03 novembre 2023 al 05 novembre 2023
Telefono: 3939350933
Sito web: www.florianteatro.com