Aspettando il finale

Diretto e interpretato da Vincenzo Mambella ed Edoardo Oliva
“Non c’è niente di più comico dell’infelicità”. Così fa dire Samuel Beckett ad uno dei protagonisti di “Finale di partita”, uno dei suoi capolavori che hanno rivoluzionato la struttura drammaturgica del teatro del ‘900. C’è, in questa asimmetria lessicale, più verità e poesia di quanta non se ne trovi guardando la realtà con le lenti patinate e protettive della retorica e, diremmo oggi, del politicamente corretto. Trattare di ultimi, di reietti, delle loro solitudini, delle loro disabilità, attraverso la circolarità dei loro movimenti sghembi, la loro spasmodica ricerca di condivisione delle proprie disgrazie, il loro parlare senza dire ed il loro dire senza parlare, mortifica, attraverso il riso cupo che ne scaturisce, la coscienza di chi si illude di essere solo spettatore. Drammaturgie essenziali, quelle di Beckett, che mettono in scena, senza pietà ed indulgenza i più deteriori istinti umani, trasversali a qualsiasi ceto e condizione sociale. E se a rappresentarli sono coloro che dovrebbero, più di altri, aver maturato il bisogno di una socialità priva di conflittualità e ricca di sensibilità, comprensione ed altruismo, ecco che la scintilla che deriva da questo contrasto, illumina lo specchio che riflette il lato oscuro dell’esistenza di ognuno, quello, cioè, di un parossistico individualismo che ci rende ciechi. E quei pochi momenti di felicità, inventata da qualsiasi banale motivo (un biscotto, una speranza vana, un elemento della natura, una musica), paradossalmente, anziché essere di conforto, mettono ancora più in risalto l’urgenza di porre fine all’inganno che ci perpetriamo per continuare ad aspettare il finale. La scommessa di questo nuovo corso di Teatro Immediato, sulla scia della poetica beckettiana fatta, appunto, di contrasti, è quella di cercare di comporre le frammentazioni del vivere comune spesso inconciliabili tra loro, in particolare quelle tra centro e periferia, dove attualmente c’è il nostro nuovo spazio; abilità e disabilità, grazie alla presenza in scena di alcuni ragazzi disabili ma abilissimi in tante discipline artistiche; lingua e dialetto locale, che spinge l’arte, anche quella più elevata, ad una fruizione popolare.
16, 17 e 18 settembre ore 21.00
Ingresso gratuito su prenotazione:

Aspettando il finale
Città: Pescara
Indirizzo: Spazio circostante "Nell'immediato Enzo Spirito", Via Pietro Nenni 5
Data: Dal 16 settembre 2022 al 18 settembre 2022
Telefono: 3515466681