Stefano Sabelli in ABRAHAMS BARN/FIGLI DI ABRAMO - un patriarca, due figli, tre fedi e un attore. Di Svein Tindberg; traduzione e regia Gianluca Lumiento; proiezioni Kezia Terracciano; responsabile di produzione Eva Sabelli; foto Andrea Boccalini - Stefano Ceccarelli; adattamento Stefano Sabelli; musiche dal vivo Manuel Petti - Marco Molino - Daniele Giardina - Irene Apollonio - Lorenzo Mastrogiuseppe; prima versione italiana. Nella sola Norvegia, ABRAHAMS BARN di Svein Tindberg ha superato i 150.000 spettatori, diventando un vero e proprio Blockbuster del Teatro di narrazione. Tradotto e diretto da Gianluca Iumiento, adattato e interpretato, in esclusiva per l’Italia, da Stefano Sabelli FIGLI DI ABRAMO, è una sorta di Mistero Buffo incentrato su vita e dinastia di Abramo, Patriarca e Profeta comune all’Ebraismo, al Cristianesimo e all’Islam. Arricchendolo di esperienze personali, Stefano Sabelli fa di FIGLI DI ABRAMO di Svein Tindberg, un racconto colto, divertente, più intimo, seducente e mediterraneo dell'originale norvegese. Con musiche dal vivo - curate da Manuel Petti - dà vita in modo brillante al Diario di Viaggio di un attore che da Gerusalemme, grazie a una guida palestinese che ama i film di Trinità, si mette "alla Ricerca dell'Abramo perduto". Affabulazione, ironia, riferimenti all'attualità sono le chiavi per far rivivere, come in un MISTERO BUFFO, Storia, Mito e legenda del primo credente monoteista dell'Umanità. Da 4 millenni riferimento di Fede per miliardi di persone sulla Terra. Profeta condiviso da ebrei, cristiani e musulmani, a Ur dei Caldei, in Mesopotamia, dov’era nato, Abramo rifiutò l’idolatria dei suoi tempi, per credere in un solo e unico Dio creatore. In questo fu un innovatore: uno ZADDIK, un giusto, come lo definisce la Torah; un HANIF, colui che ha fede con animo puro e candido, come è chiamato nel Corano. La ricerca della Terra Promessa, indicatagli da quella Voce creatrice per cui si era messo in ascolto, insieme alla sua ribellione ai fatui idoli, lo costrinse in realtà a un perenne peregrinaggio - dalla Mesopotamia all’Egitto; dalla Cisgiordania alla Penisola arabica; dal Mar Rosso al Mediterraneo – che lo rese, di fatto, il primo esule braccato dell'Umanità. Ingresso gratuito per i Giovani dai 16 ai 20 anni. Info e prenotazioni, 329.7488830
Città: | L'Aquila |
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Indirizzo: | Cinema Teatro Zeta, Via Rodolfo Volpe, snc – Loc. Monticchio |
Data e ora: | 10 marzo 2024 - 18:00 |
Telefono: | 086267335 |
Sito web: | www.teatrozeta.it |