"I cantieri dell'immaginario". Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Barattelli” Sergio Caputo chitarra e voce Fabiola Torresi basso cori Alessandro Marzi batteria Lo stile di Sergio Caputo è inconfondibile e unico nel panorama cantautorale italiano, un pop-jazz che spesso spazia nel latino e con un uso insolito e innovativo del linguaggio, i temi predominanti sono il quotidiano, l’amore, e le nevrosi metropolitane. Era il 1983 quando “Un sabato italiano” lo porta subito al successo. Sergio partecipa al Festival di Sanremo tre volte, e negli ultimi anni torna con particolare decisione a sonorità jazzistiche e latine. Col nuovo millennio si trasferisce in California, dove vive e lavora per 12 anni a contatto con le sue radici musicali e facendosi conoscere come chitarrista “Smooth Jazz”. Nel 2008 esce il suo primo romanzo per la Mondadori, “Disperatamente (e in ritardo cane)”. Di recente Sergio ha celebrato il trentennale con un nuovo album, “Un sabato italiano 30”, remake in versione più jazz dello storico album, contenente due brani inediti e pubblica nella serie degli Oscar Mondadori il libro “Un sabato italiano memories”. La produzione degli ultimi anni è un mix di pop, jazz, poesia, lingua inglese ed italiana. Nel 2017 collabora con Francesco Baccini nell’album di inediti “Chewing gum blues”. A febbraio 2021 è uscito il suo ultimo nuovo singolo “Gossip”. Nei suoi live ci sono tutti i suoi successi cari al pubblico, più alcune rarità e naturalmente la carica comunicativa dell’artista che da sempre instaura un filo diretto col pubblico.