Saranno i Quintorigo con il loro tributo alla musica di Jimi Hendrix ad aprire la stagione 2024 del Kabala. La formazione è composta da Gionata Costa al violoncello, Andrea Costa al violino, Valentino Bianchi ai sassofoni, Stefano Ricci al contrabbasso: con loro, saranno poi sul palcoscenico nel concerto pescarese anche Alessio Velliscig alla voce e Simone Cavina alla batteria. "Quintorigo Experience" è un progetto dedicato interamente a Jimi Hendrix, grande chitarrista americano nonché uno dei più grandi autori e musicisti contemporanei. Precursore di molte strutture e del sound di quelle che sarebbero state le future evoluzioni del rock attraverso un'inedita fusione di blues, rhythm and blues, soul, hard rock, psichedelia e funky, Hendrix ha segnato indelebilmente almeno tre generazioni. Figli dello stesso atteggiamento artistico, con rara versatilità e capacità strumentale e con l'intenzione di shakerare suoni e generi musicali estremamente diversi tra loro, dopo l'intenso omaggio a Charles Mingus, i Quintorigo si confrontano con un sentito ed originale tributo al genio dell'artista statunitense. Parlare dei Quintorigo, definire la loro estetica, descrivere (magari in due righe) le loro modalità di approccio compositivo, il loro substrato culturale e la miscela delle loro influenze artistiche o mettere un'etichetta al loro sound rappresenta da sempre un arduo esercizio praticato da critici, musicologi, giornalisti, estimatori e detrattori. Un esercizio di stile talvolta pretestuoso, spesso inutile e, soprattutto, mai approdato ad una soluzione in qualche modo calzante ed esaustiva. E quindi, forse, non ha nemmeno senso chiedersi che genere suonano i Quintorigo, di quali maestri abbiano continuato la lezione, come possa definirsi il loro sound, perché una risposta univoca e condivisa non c'è. Ha più senso semmai individuare i caratteri permanenti, i vettori costanti, che da sempre improntano il modus operandi della band, per capire appieno il senso del lavoro dei quattro musicisti romagnoli e della sussistenza vivace, feconda, orgogliosa e carica d'anni della «realtà musicale più interessante ed originale del panorama musicale italiano», come qualcuno ha azzardato. I binari su cui si muovono i Quintorigo sono tre: eclettismo, contaminazione, sperimentazione. Il primo deriva dalle esperienze formative giovanili (dal Conservatorio alle cantine, dall'orchestra sinfonica alle cover band). La seconda è emanazione e rielaborazione del primo, in quanto tentativo tipicamente post-moderno di fondere l'eccellenza del passato in un nuovo linguaggio fatto d'echi e reminiscenze che suonino sorprendentemente nuove, talvolta, sembra paradossale, in netto contrasto con il passato (e con il presente). La terza è un'inclinazione psicologica, una costante e alienante forma mentis che porta a negare ciò che è stato detto o fatto, ciò che suona scontato o "pop", nel senso deteriore del termine. Ciò che c'è, c'è già. E spesso non ci piace. Sperimentazione è ricerca di ciò che non c'è. I Quintorigo cercano, inventano, sconvolgono, distruggono per ricostruire sulle rovine deframmentate dell'illustre passato una lingua nuova fatta di suoni inascoltati, di strutture libere, di espressioni eterodosse e atmosfere stranianti. Un percorso musicale senza compromessi degradanti, lontani delle logiche del mercato e dei media, motivati da un congenito e totalizzante amore per l'oggetto della loro ricerca, la musica stessa.
Città: | Pescara |
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Indirizzo: | Caffè Letterario - Sala Favetta, via delle Caserme 64 |
Data e ora: | 18 gennaio 2024 - 20:00 |
Telefono: | 3314957258 |
Sito web: | www.nuovokabala.com |