D’Annunzio e il mito di Fiume, riti, simboli, narrazioni

Presentazione del libro di Federico Carlo Simonelli con Giordano Bruno Guerri.

Il 12 settembre 1919 una spedizione di volontari italiani guidata da Gabriele d’Annunzio occupò la città adriatica di Fiume, contesa tra Italia e Jugoslavia. L’impresa fiumana fu una delle molte crisi di confine che attraversarono l’Europa dopo la Grande guerra e rappresentò uno snodo significativo per la politica italiana. Durante quell’esperienza fu elaborato un linguaggio patriottico fondato su nuove liturgie collettive e sull’idea di una “rivoluzione nazionale” contro le istituzioni parlamentari. In pochi mesi nacque una mitologia che fu assorbita dal fascismo e le cui origini sollevano interrogativi a distanza di un secolo. Perché oggi Fiume dannunziana è ricordata come la culla della politica totalitaria ma anche come una “città di vita” in cui tutto era permesso? Quale ruolo vi avevano i culti della guerra, del passato, della natura e della giovinezza? Come nacquero riti come il discorso del duce e il saluto romano? Partendo da un’innovativa indagine su fonti e retroscena, il libro di Federico Carlo Simonelli ricostruisce i simboli e le rappresentazioni che permisero a d’Annunzio di trasformare una città dalle molte anime in un mito che ha influenzato a lungo il modo di intendere la politica e la storia dell’Alto Adriatico.

Autore: Federico Carlo Simonelli
Presentazione
Data: Data e ora: 11 settembre 2022 - 18:00
Presso: Aurum - La fabbrica delle idee, Largo Gardone Riviera - Sala Tosti - Pescara
Telefono: 0854549508
Sito web: www.dannunzioweek.it