Abruzzo Senza Tempo

Il libro racconta, spiega e illustra ciò che è stato ricostituito negli ultimi 20 anni partendo da ciò che stava scomparendo in provincia di Chieti. Questa preziosissima memoria storica orale ha dato luogo a un progetto del ciclo delle feste del calendario agrario che ora è mantenuto interamente ed eseguito dalla Compagnia Tradizioni Teatine. Per comprendere i contenuti di questo libro si deve avere coscienza dell’attività generale che sta dietro di essa oltre che delle sue basi storiche e dell’analisi psicologica e simbolica delle varie forme che le feste stesse assumono. Obbiettivo principale è far comprendere che la conservazione e la gestione sostenibile del patrimonio tradizionale orale è possibile attraverso il recupero contestualizzato dalla ritualità dei balli, canti, ritualità magico religiose, cucina tradizionale, abbigliamento tradizionale, dialetto. Ciò si ottiene praticandoli nell’ambito dei luoghi, modi e tempi del ciclo calendariale.

Il libro è un punto d’incontro tra cultura, tecnica e pratica, contiene le basi per una ipotesi di rivitalizzare e rifunzionalizzare delle feste contadine abruzzesi in maniera che noi consideriamo etica e quindi l’unica possibile. Il senso della ripresa delle tradizioni ha valore solo se si comprende e ci si riappropria dell’universalità delle Tradizioni stesse e se il tutto viene eseguito nel rispetto del loro contenuto simbolico. In un’epoca di eliminazione dell’identità e della consapevolezza, in cui i giovani spesso sono vittime di un consumismo vuoto e di valori devastanti, ha molto senso ripetere e rinnovare la tradizione orale che ha permesso alla società del passato di perpetuarsi e tramandare saperi, pratiche e conoscenze di generazione in generazione.

Come indossare l’abito tradizionale.
L’abito tradizionale deriva da un processo evolutivo legato all’evoluzione economica e culturale del territorio ed è largamente influenzato e condizionato dal ruolo sociale dell’individuo che lo indossava. Tutto ciò si riflette in un codice simbolico fatto di colori, forme e uso dei vari capi, comprensibile a tutti i membri della collettività di appartenenza e ben riconoscibile dalle altre comunità. Cosa più importante, l’abito tradizionale rappresentava la summa della cultura, spesso secolare, di un determinato luogo.

Con il termine abbigliamento, non si fa riferimento al singolo abito, bensì al complesso di indumenti, biancheria, ornamenti, accessori e gioielli che lo compongono. Esso conferisce infatti identità a chi lo indossa, svela il ruolo in famiglia, la professione e gli incarichi sociali di prestigio, le influenze delle mode. Tra le molteplici testimonianze giunte sino ai giorni nostri tramite disegni, dipinti, stampe ed infine fotografie d’epoca, è possibile evidenziare alcuni elementi peculiari che spesso testimoniano cambi economico-culturali. Attraverso un’acuta analisi filologica, infatti, è possibile affermare che delle città o paesi, seppur limitrofi geograficamente, presentino negli abiti delle sottili singolarità. Per tali motivi, l’uso dei colori e la manifattura dei tessuti, conferiscono all’abito una vera e propria identità del cittadino che lo indossa.
A concludere l’abito tradizionale vi sono oggetti d’uso pratico, monili e gioielli.

Prenotazione obbligatoria.

Autore: Francesco Stoppa (Curatore), Francesca Falcone (Curatore), Roberto Castrofino (Illustratore)
Presentazione
Data: Data e ora: 29 gennaio 2023 - 18:30
Presso: Via Monte Carmelo 94, San Silvestro - Pescara
Telefono: 3384375281